i colori dell'integrazione

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foto tratta dal sito: www.artenelaulaen.blogspot.com

giovedì 10 maggio 2012

 Campagna contro discriminazione
  delle donne straniere

Dipartimento pari opportunità

     "Lei è solo straniera, siamo noia farne un'estranea''
E'l titolo della campagna di comunicazione istituzionale promossa dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità e dal Ministro per le   Pari Opportunità, Mara Carfagna. La campagna è stata presentata questa mattina in occasione della Settimana d’azione contro il razzismo promossa dall’Unar.
“Le donne immigrate sono elemento fondamentale dell’integrazione, ma, spesso, prime vittime dello sfruttamento. Sfruttamento del lavoro, ma non solo. La campagna che lanciamo oggi ha lo scopo di puntare i riflettori su loro, le immigrate. Donne che magari lavorano nelle nostre case o curano i nostri genitori, fanno un lavoro meritorio e sono più esposte delle altre al rischio di molestie. E’ una campagna rivolta innanzitutto agli italiani, ma non soltanto a loro; lo scopo è far capire a tutti che una donna immigrata è una donna a tutti gli effetti, che bisogna riconoscerle tutti i diritti che per le donne italiane non sono mai stati messi in discussione, che non è più “debole”. Soprattutto che lo Stato colpisce con durezza chi si approfitta di loro”, commenta il Ministro Carfagna.

“Le donne di origine straniera spesso sembrano invisibili, eppure sono sempre più presenti nella popolazione immigrata. Esse sono portatrici di un tesoro di saperi e di competenze che i Paesi come il nostro hanno tutto l’interesse a imparare a conoscere e assorbire. Il futuro dipende anche dalla nostra capacità di valorizzare le risorse che ci vengono offerte, preziose come l’enorme contributo di esperienza e di umanità che le donne immigrate portano con sé”, gli fa eco Massimiliano Monnanni, Direttore generale dell'Unar.

Nel corso della due giorni che si è tenuta presso il Ministero, l’Ufficio ha presentato il Rapporto 2010 sulle discriminazioni: “La discriminazione razziale è un fenomeno che spesso rimane sommerso, per paura, ignoranza, sfiducia. Ma qualcosa sta cominciando a cambiare: le segnalazioni raccolte nell’anno appena concluso sono state complessivamente 766; l'anno precedente erano state 373”, aggiunge Monnanni.
Dai dati emerge che le vittime sono per il 63,4% stranieri, più uomini che donne, più adulti che giovani. E se tra gli uomini si nota una prevalenza di casi di discriminazione diretta, tra le donne è frequente l'aggravante delle molestie. La campagna, finanziata dal Ministero dell’Interno e dal Fondo Europeo per l'Integrazione dei cittadini dei paesi terzi, ritrae due donne, una dalla pelle chiara e di mezza età, l'altra giovane e con la pelle scura, entrambe con il volto costellato da scritte di comando: “Non discutere, lavora, non ti lamentare'', parole che parlano di dominio, di assoggettamento, di pregiudizio.

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